
L’Unione Europea ha compiuto un altro passo fondamentale verso un futuro digitale più sicuro e trasparente con la pubblicazione del nuovo Codice di Condotta per l’Intelligenza Artificiale Generativa. Questo documento, redatto da un team di esperti e stakeholder del settore, si pone come una guida strategica per tutte le aziende che sviluppano o utilizzano tecnologie come ChatGPT, Claude e altri modelli linguistici di grandi dimensioni – LLM -, in vista della piena entrata in vigore dell’AI Act.
Ma di cosa si tratta esattamente e perché è così importante?
L’AI Act: Un Quadro Normativo per l’Intelligenza Artificiale
Prima di addentrarci nel Codice di Condotta, è fondamentale comprendere il contesto in cui si inserisce. L’AI Act è il primo quadro normativo completo al mondo sull’intelligenza artificiale. Proposto dalla Commissione Europea nell’aprile del 2021, è stato approvato in via definitiva nel 2024. Il suo obiettivo è ambizioso: garantire che i sistemi di IA utilizzati nell’UE siano sicuri, trasparenti, tracciabili e non discriminatori, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.
L’AI Act adotta un approccio basato sul rischio, classificando le applicazioni di IA in diverse categorie, da quelle a rischio minimo a quelle considerate inaccettabili e quindi vietate. L’entrata in vigore del regolamento è graduale: sebbene sia formalmente in vigore dall’agosto 2024, la sua piena applicabilità avverrà in più fasi, che si estenderanno fino al 2026, per dare tempo alle aziende di adeguarsi.
Il Codice di Condotta: Una Guida Pratica e Volontaria
Il Codice di Condotta, quindi, non è una legge, ma un insieme di linee guida su base volontaria. Il suo scopo principale è quello di fornire un “ponte” normativo, offrendo indicazioni pratiche e “allo stato dell’arte” per le aziende, in attesa che l’AI Act diventi pienamente operativo. Aderire al codice non è obbligatorio, ma per chi lo farà, sarà più semplice dimostrare la propria conformità alla legge, beneficiando di una maggiore certezza giuridica e di un minor onere amministrativo.
I Pilastri del Codice: Trasparenza, Copyright e Sicurezza
Il documento si articola in tre capitoli fondamentali, pensati per affrontare le sfide più attuali dell’AI generativa:
- Trasparenza e Documentazione: Questo capitolo introduce un modello di documentazione “user-friendly” per aiutare le aziende a dimostrare la conformità ai requisiti di trasparenza. Si richiede di fornire informazioni dettagliate sull’architettura del modello, sui dati di addestramento e sui processi di test.
- Tutela del Copyright: Qui vengono fornite soluzioni pratiche per rispettare la normativa UE sul diritto d’autore. Le aziende dovranno implementare policy per identificare e rispettare le riserve di diritto espresse dai detentori dei contenuti, ad esempio tramite file “robots.txt” che impediscono il “web scraping”.
- Gestione del Rischio e Sicurezza: Questa sezione, rivolta in particolare ai modelli di AI più avanzati e a “rischio sistemico”, delinea le pratiche più avanzate per la gestione di tali rischi. Si tratta di implementare filtri robusti per prevenire output dannosi (es. la creazione di armi biologiche) e di testare i modelli per evitare manipolazioni (es. la creazione di deepfake per scopi malevoli).
Cosa Succede Ora?
Il Codice di Condotta verrà ora valutato dagli Stati membri e dalla Commissione. Una volta approvato, i fornitori di modelli di AI potranno sottoscriverlo volontariamente, dimostrando un impegno concreto verso un’innovazione etica e responsabile. Questo non solo li porrà in una posizione di vantaggio competitivo, ma contribuirà a costruire un ecosistema AI più sicuro e affidabile per tutti.
Con questa iniziativa, l’Europa si conferma leader nella regolamentazione del digitale, cercando di bilanciare innovazione e protezione dei diritti, per un futuro in cui la tecnologia sia al servizio delle persone.